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Il mio giudizio, il mio "dicono di lei…" dedicato a Jula de Palma è presto detto:
La migliore cantante "swing" che sia nata in Italia e che abbia fatto partecipi gli italiani delle sue interpretazioni sempre ad altissimo livello, che fossero canzoni tedesche di Kurt Weil, francesi di Charles Trenet, americane di Kern, Berlin o Gershwin, o italiane composte dai nostri "immortali" D'Anzi, Kramer, Luttazzi o Carlo Alberto Rossi.
Tutte le esecuzioni di Jula avevano il solo…"difetto": quello della perfezione; e questo, in un mercato italiano diseducato al bello per causa di tanta robaccia che RAI ed emittenti consorelle mandano in onda da decenni poteva paradossalmente ritorcersi contro la stessa Jula.
La bravura, il perfezionismo, il saper cantare perfettamente in 3 lingue, non hanno mai trovato il riconoscimento che meritava.
L'ignoranza nazionale non aspettava altro che "Tua" per potersi interessare della de Palma, solo per quel senso di "peccato" che aleggiava tra i versi della canzone.
Il fatto che la RAI TV, spesso e volentieri, arrivò a censurare la bella canzone di Malgoni e Pallesi alimentò il successo di Jula che ben altre canzoni aveva interpretato prima di quella.
Queta era l'Italia del '60 e non di molto è cambiata, il guaio che mancano da decenni, dal dopo Mina, per intenderci, cantanti del valore della de Palma, e amaramente bisogna aggiungere che se anche ce ne fossero, non vedo a quale canzone potrebbero affidare la loro bravura.
Nel settore il diagramma è piatto, senza speranza!
Dicono che Jula lasciò l'Italia per la paura dei rapimenti che in quegli anni cominciavano il loro triste cammino… Forse è vero, forse no: certo una grande amarezza per l'inutilità della sua bravura deve averla aiutata a prendere quella decisione che deve essere stata sofferta perché lasciare l'Appia Antica per un residence a Toronto, deve essere stato duro parecchio….
Carlo Loffredo
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