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Jula de Palma in Francese - Le introvabili incisioni CGD del 1949/1950
2015 Jula de Palma
Le incisioni in francese di Jula de Palma a 78 giri finalmente disponibili in versione digitale restaurata e rimasterizzata.
Un album prezioso e unico che raccoglie 10 pezzi introvabili incisi tra il 1949 e il 1950.
Tra questi una piccola perla: “Douce France”: il primo brano inciso da Jula de Palma che, già nella freschezza |
della prima interpretazione, dimostra il talento e l’originalità che saranno poi parte del suo stile inconfondibile.
Sono gli anni in cui agli interpreti italiani si chiede di cantare le versioni italiane delle canzoni straniere. Ma Jula de Palma, forte della perfetta conoscenza della lingua e del suo amore per la canzone francese, convince Teddy Reno, patron della casa discografica CGD con cui sigla il suo primo contratto, a lasciarla cantare in francese.
Nella sua autobiografia (“Tua per sempre, l’autobiografia della signora del Jazz italiano”, Coniglio Editore, 2009) Jula racconta degli incontri con Mariano Rapetti, proprietario della Ricordi, che importava e traduceva in italiano le canzoni straniere. Grazie alla stima che aveva di lei, Rapetti non le imponeva mai nessuna scelta, ma la lasciava libera di scegliere solo i pezzi che più le piacevano, regalandole ogni volta gli spartiti per il pianoforte. È nella sede della Ricordi che Jula incontra il giovane figlio di Rapetti (il futuro Mogol) che si dimostra contrariato di fronte al rifiuto delle sue versioni in italiano. Jula allora gli spiega che non ha motivo di sentirsi offeso perché per lei le parole francesi sono così belle e poetiche che non può fare a meno di cantare queste canzoni in italiano. E la decisione di Jula si dimostrò vincente perché le incisioni ebbero da subito molto successo, tanto che una giornalista di Paris Match la definì: La chanteuse italienne plus française q'une française.
Tra i brani spiccano la bellezza e la modernità dell’interpretazione “Le Grisbi” con l’accompagnamento dell’Orchestra del grande Gianni Ferrio, “Bédélia”,“La vien en rose”, “Domino” e “Paris Canaille”, con l’Orchestra di Lelio Luttazzi, che si fa riconoscere per il suo indimenticabile pianoforte e lo stile dell’arrangiamento. In questi pezzi Jula è perfettamente a suo agio, si muove in un terreno a lei perfettamente congeniale e questo si sente ad ogni nota.
In “Douce France”, “Mademoiselle de Paris”, “Bolero” e “Mon coeur est un violon” ci immergiamo nell’atmosfera di una Parigi d’antan grazie alla presenza del violino e della fisarmonica dell’Orchestra di Bruno Quirinetta. La voce di Jula, impeccabile già allora, è fresca e giocosa.
Prepariamoci quindi a immergerci nel clima della Parigi degli anni ’50 e lasciamoci accarezzare dalla voce della giovanissima Jula de Palma che, sebbene alle prese con le sue prime registrazioni, si offre alle nostre orecchie come un’artista completa: preparata, originale e sensibile. Tutte qualità che vedremo sbocciare a pieno negli anni successivi.
Tracklist
- La vie en rose [Orchestra Lelio Luttazzi]
- Douce France [Orchestra Bruno Quirinetta]
- Domino [Orchestra Lelio Luttazzi]
- Mademoiselle de Paris [Orchestra Bruno Quirinetta]
- Bolero [Orchestra Bruno Quirinetta]
- Refrains [Orchestra Lelio Luttazzi]
- Mon coeur est un violon [Orchestra Bruno Quirinetta]
- Le Grisbi [Orchestra diretta da Gianni Ferrio]
- Bedelia [Orchestra Lelio Luttazzi]
- Paris Canaille [Orchestra Lelio Luttazzi]
© 2015 Jula de Palma
Credits
Cover art di Riccardo Martinelli © tutti i diritti riservati
Digital remastering a cura di Luigi Giurgola
Presentazione a cura di Roberta Arato
Disponibile su:
iTunes | Amazon | Deezer | Google Play | Spotify
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