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I "Mattatori" della canzone
Jula De Palma e Domenico Modugno nell'ultimo festival di Sanremo, sono stati i "capiscuola" che hanno raccolto il maggior numero di consensi. Modugno ha riconfermato il successo dell'anno precedente; la De Palma ha raggiunto per la prima volta una vastissima popolarità.
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Ciò è dovuto all'interpretazione che essi hanno dato ai pezzi a loro affidati: interpretazione non solo musicale, ma "drammatica".
La TV non consente più ai cantanti di essere solo delle "ugole d'oro": li vuole anche attori.
Anche quest'anno il festival di Sanremo ha fatto la sua riscoperta: Jula de Palma.
La de Palma è l'equivalente femminile di Domenico Modugno e la più temibile antagonista dell' autore-interprete di "Piove".
Come Modugno, la cosiddetta cantante sofisticata non si è limitata a prestare la sua voce alle composizioni affidatele, ma a modo suo ha fatto spettacolo; è stata un'autentica animatrice oltre che un'interprete di motivi, inaugurando una formula nuova che probabilmente finirà col far scuola, specie adesso che il sopravvento della televisione sulla radio sta radicalmente mutando la tecnica della canzone e liquidando in particolare l'eredità radiofonica delle "voci senza volto".
A parte il fenomeno dei "giovani leoni", ossia delle nuove leve della musica leggera che hanno portato alla ribalta del Casinò di Sanremo un'altra ventata rivoluzionaria, Jula de Palma e Domenico Modugno possono pertanto considerarsi i due più interessanti mattatori della canzone italiana stile 1959.
Questa etichetta d'avanguardia ha avuto per Jula un riconoscimento simbolico, allorché la brava cantante è stata invitata ad esibirsi alcune settimane fa nella rubrica televisiva di Vittorio Gassman, come una delle più autorevoli esponenti della nuova generazione musicale.
Modugno, anche lui invitato, ha dovuto rinunciare alla trasmissione televisiva per molteplici impegni che lo obbligano a spostarsi quasi ogni giorno sia attraverso l'Italia che all'estero.
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